
Allevamento di piccioni, una guida completa per iniziare
L'allevamento dei piccioni rappresenta una pratica antica e affascinante che unisce tradizione e passione. Che si tratti di colombi ornamentali, viaggiatori o da carne, questa attività richiede conoscenze specifiche e attrezzature adeguate per garantire il benessere degli animali e il successo dell'allevamento.
In questa guida esploreremo tutti gli aspetti fondamentali per avviare e gestire un allevamento di piccioni con successo.
Razze di piccioni e loro caratteristiche
Il mondo colombofilo vanta una straordinaria varietà di razze, ognuna selezionata per caratteristiche specifiche. I piccioni viaggiatori, noti per il loro eccezionale senso dell'orientamento, sono stati storicamente utilizzati per la consegna di messaggi e oggi sono protagonisti di competizioni di volo su lunghe distanze. I colombi ornamentali, come i Pavoncelli, i Capitombolanti o i Gozzuti, sono allevati principalmente per la loro bellezza estetica e le particolari caratteristiche morfologiche. Esistono poi razze come il King o il Texan Pioneer, selezionate per la produzione di carne.
La scelta della razza dipende dall'obiettivo dell'allevamento. Per chi inizia, le razze più robuste e facili da gestire rappresentano l'opzione ideale. È fondamentale acquistare esemplari da allevatori affidabili per garantirsi animali sani e con buone caratteristiche genetiche. Ogni razza ha esigenze specifiche in termini di spazio, nutrizione e cure, quindi è essenziale documentarsi approfonditamente sulla varietà prescelta prima di avviare l'allevamento.
La riproduzione dei piccioni segue cicli regolari: formano coppie stabili, costruiscono il nido insieme, si alternano nella cova delle uova e nell'alimentazione dei piccoli. Questo comportamento naturale li rende relativamente semplici da allevare, ma richiede comunque un'attenta supervisione per gestire eventuali problemi riproduttivi e garantire il benessere della colonia.
Strutture e attrezzature essenziali
La colombaia rappresenta il cuore dell'allevamento, uno spazio che deve essere progettato per soddisfare le esigenze dei piccioni garantendo comfort, sicurezza e igiene. Una struttura ideale prevede una zona coperta per la nidificazione e il riposo, e una voliera esterna che permetta ai volatili di godere di luce naturale ed esercizio fisico. Le dimensioni devono essere proporzionate al numero di esemplari: è consigliabile prevedere almeno mezzo metro quadrato per coppia nella zona interna e spazio aggiuntivo nella voliera.
I nidi sono componenti cruciali della colombaia. Dovrebbero essere facilmente accessibili per la pulizia e il controllo, disposti in modo da garantire la privacy delle coppie. I modelli in terracotta o plastica offrono vantaggi in termini di igiene e durata, mentre quelli in legno risultano più naturali ma richiedono maggiore manutenzione. Ogni nido deve essere dotato di una coppetta per accogliere le uova e successivamente i piccoli.
Le mangiatoie e gli abbeveratoi rappresentano altre attrezzature fondamentali. Devono essere progettati per evitare contaminazioni e sprechi, facilmente pulibili e sufficientemente capienti da garantire l'alimentazione di tutti gli esemplari. Le mangiatoie a tramoggia o a tubo consentono di conservare il mangime pulito e asciutto, mentre gli abbeveratoi automatici assicurano acqua fresca costantemente disponibile.
Un sistema di ventilazione efficiente è essenziale per prevenire l'accumulo di umidità e ammoniaca all'interno della colombaia, fattori che favoriscono lo sviluppo di malattie respiratorie. Allo stesso tempo, è importante proteggere la struttura dalle correnti d'aria dirette e garantire un adeguato isolamento termico per affrontare le stagioni più fredde o calde.
Alimentazione e cura quotidiana
L'alimentazione rappresenta un aspetto cruciale nell'allevamento dei piccioni e deve essere calibrata in base all'età, alla razza e alla fase riproduttiva degli animali. La dieta base consiste in una miscela di cereali e legumi, tipicamente composta da mais, frumento, orzo, piselli e veccia. Durante il periodo riproduttivo, è consigliabile arricchire l'alimentazione con semi più proteici come la soia e il girasole. Integratori minerali e vitaminici completano il fabbisogno nutrizionale, fornendo calcio, fosforo e altri elementi essenziali.
La routine quotidiana prevede la somministrazione di cibo fresco, il ricambio dell'acqua e la pulizia delle attrezzature. È buona pratica rimuovere quotidianamente le feci accumulate e sostituire periodicamente la lettiera nei nidi. Questi accorgimenti igienici sono fondamentali per prevenire la diffusione di parassiti e malattie all'interno della colonia.
L'osservazione giornaliera degli animali permette di individuare tempestivamente eventuali segni di malessere o comportamenti anomali. Un piccione in salute è attivo, ha piumaggio lucido e compatto, occhi limpidi e respiro regolare. Variazioni nell'appetito, letargia, piumaggio arruffato o scarsamente curato, secrezioni nasali o oculari sono campanelli d'allarme che richiedono immediata attenzione.
La gestione preventiva delle malattie include trattamenti antiparassitari regolari, vaccinazioni secondo i protocolli veterinari e periodi di quarantena per i nuovi arrivi. Una consulenza periodica con un veterinario esperto in avifauna garantisce un programma sanitario adeguato e personalizzato per le specifiche esigenze dell'allevamento.
Riproduzione e selezione genetica
La riproduzione dei piccioni segue un ciclo ben definito: accoppiamento, costruzione del nido, deposizione di due uova a distanza di circa 48 ore, cova alternata tra maschio e femmina per 17-19 giorni, schiusa e alimentazione dei piccoli con il "latte del gozzo" prodotto da entrambi i genitori. I giovani piccioni lasciano il nido dopo circa 28-35 giorni, ma restano dipendenti dai genitori per altre 1-2 settimane.
Una corretta gestione riproduttiva prevede l'identificazione degli esemplari tramite anelli alla zampa, la registrazione delle genealogie e delle performance, elementi essenziali per un programma di selezione genetica efficace. La selezione mira a potenziare caratteristiche desiderabili come la resistenza alle malattie, la conformazione fisica, le capacità di volo o la produttività, a seconda dell'obiettivo dell'allevamento.
L'accoppiamento pianificato tra esemplari complementari permette di migliorare progressivamente la qualità della colonia. È importante evitare l'eccessiva consanguineità, che può portare all'insorgenza di difetti genetici, mentre l'outcrossing controllato (incrocio con linee non imparentate) può introdurre vigore ibrido e nuove caratteristiche positive.
Nel caso di allevamento ornamentale o sportivo, la partecipazione a mostre e competizioni offre l'opportunità di confrontare i propri esemplari con standard di razza riconosciuti e ricevere valutazioni da giudici esperti, ottenendo indicazioni preziose per orientare la selezione futura. Un allevatore attento documenta sistematicamente nascite, decessi, risultati delle competizioni e altre informazioni rilevanti, costruendo nel tempo un database che guida le decisioni di accoppiamento e selezione.